Vino Marchigiano e Miele: le Eccellenze Locali Intorno a Corinaldo

vino marchigiano

Conoscevamo il vino marchigiano di fama, essendo comunque amanti del buon bere e del buon cibo (cosa che, purtroppo, si vede!), ma non avevamo mai avuto modo di assaggiarlo in loco…almeno fino a un paio di mesi fa.

E’ stato in occasione della nostra visita a Corinaldo che ci è stato chiesto se avevamo piacere di assaggiare alcune produzioni artigianali locali.

E potevamo forse tirarci indietro davanti ad una simile offerta..?

Siamo certi che indovinerai la risposta.

Eccoci quindi pronti a raccontarti due splendide aziende enogastronomiche, dietro alle quali si celano in primo luogo delle splendide persone.

L’Azienda Spallacci

Ci siamo sentiti terribilmente in colpa quando ci è stato proposto di andare a visitare l’azienda vitivinicola Spallacci, perché era proprio il periodo della vendemmia e temevamo di intralciare il lavoro dei proprietari.

Giordano Spallacci al lavoro durante la vendemmia.

Ma diciamocelo: eravamo anche tanto curiosi.

Ogni volta che entriamo in contatto con un’azienda di produzione locale veniamo immancabilmente rapiti dalla passione e dalla dedizione che animano coloro che in tale azienda ci lavorano, e raramente ce ne andiamo a mani vuote.

Silvia, Giordano e Paola brindano a noi: che famiglia meravigliosa!

Apprezziamo davvero i valori e il duro lavoro di persone come Simone Cerruti di Ai Ciuvin o di tutta la famiglia Viberti che gestisce La Rosa nel Borgo, e anche stavolta non siamo rimasti delusi.

La famiglia Spallacci, che gestisce l’omonima Cantina, è meravigliosa.

I Vini

Paola, Giordano e la loro figlia Silvia ci hanno accolti con una gentilezza ed una disponibilità incredibili, e subito ci hanno preparato un piccolo assaggio dei loro prodotti.

Beh, “piccolo” è un termine davvero riduttivo visto che ci hanno fatto godere di ogni ben di Dio…

Ci hanno fatto assaggiare i loro Verdicchi dei Castelli di Jesi, vini bianchi adatti ad accompagnare salumi, formaggi, carne bianca, pesce e aperitivi.

Le grappe e i vini dell’azienda Spallacci: Villano, Pellegrino, Giordi e Umor.

Il primo dei due è Il Pellegrino, con una gradazione di 13° ed un’etichetta molto bella che raffigura un disegno fatto a mano del panorama di Corinaldo visto dall’Azienda Spallacci.

Ah, il nome “Pellegrino” non è casuale, ma riporta al cognome di Paola che è proprio “Pellegrini”.

Il secondo Verdicchio è Il Villano, un vino superiore con gradazione di 14° e con un’etichetta molto più geometrica.

Sono infatti rappresentati dei cerchi concentrici che si espandono dall’esterno verso l’interno a significare il legame della cantina con la tradizione ed il territorio, e dall’interno verso l’esterno a simboleggiare il desiderio di crescita.

Non solo uve bianche: la Cantina Spallacci coltiva anche uva nera.

Ma non è tutto, perché l’Azienda Spallacci produce anche due grappe, un vino rosato e due ottimi vini rossi, che non possono vantare il titolo di “Lacrima di Morro” (sebbene lo siano, di fatto, in purezza) perché prodotti poche centinaia di metri al di fuori della zona DOC.

Stiamo parlando dell’Umor e del Giordi, entrambi adatti ad accompagnare carni più stagionate e salumi ma pur sempre delicati, sebbene corposi.

Sembra un controsenso, ma di fatto è così.

L’uva raccolta viene selezionata e separata dai raspi, un lavoro molto preciso e delicato.

Abbiamo assaggiato sia i vini bianchi che rossi l’uno dopo l’altro, e non certo poche gocce di ognuno…eppure non abbiamo avuto nessun capogiro, nessun disturbo fisico.

Niente di niente.

E questo si può dire solo di vini di grande qualità, poveri di solfiti e molto ben curati.

Le Dolcezze Locali

Ad onor del vero non abbiamo solo bevuto: Paola e Silvia ci hanno fatto anche assaggiare due prelibatezze locali prodotte proprio in periodo di vendemmia.

Abbiamo quindi scoperto la ciambella preparata con mosto e anice, che pare sia ancora più buona farcita di Nutella, e le “pecorelle”.

Pecorelle e ciambella di mosto: due delizie per accompagnare l’assaggio dei vini.

Questi ultimi sono dolcetti la cui forma ricorda in realtà più quella di una banana, e sono realizzati anch’essi con mosto e frutta secca.

A dire il vero le pecorelle vengono realizzate più in concomitanza con l’Epifania che durante la vendemmia, e da tradizione sono utilizzate anche per decorare la “palma della Befana”, un ramo di alloro adorno di caramelle, cioccolatini ed agrumi.

Ma si sa, quando una cosa è buona si mangia tutto l’anno…e questo è proprio il caso delle pecorelle!

La Cantina

La Cantina Spallacci e il suo ottimo vino marchigiano si trovano in una zona collinare, e la vista su Corinaldo da qui è meravigliosa.

Non per niente è ritratta sull’etichetta del Pellegrino, no?

Quest’anno il Covid ha rallentato le attività extra dell’azienda, che non si occupa solo di vendita ma che saltuariamente organizza rinfreschi e fa da cornice a piccoli festeggiamenti e cerimonie.

Corinaldo vista dalle vigne della Cantina Spallacci in una giornata un po’ velata.

Ma c’è tanto in ballo per l’anno venturo, come ad esempio l’allestimento di una piccola area dove organizzare pic-nic e degustare in semplicità e relax i prodotti della Cantina.

Altro bonus per noi camperisti è la possibilità di raggiungere l’azienda con i nostri mezzi ricreazionali.

Certo non vi si può pernottare, ma una piccola sosta è consentita…e noi te la consigliamo assolutamente!

 

Cantina Spallacci

Via delle Ville, 50 Corinaldo (AN)

Sito web: http://www.cantinaspallacci.it/

Verdeoro

Dopo il vino marchigiano, cosa si celerà dietro il nome Verdeoro?

E’ presto detto: dell’ottimo miele prodotto dalla giovane Giovanna Piaggesi.

Originariamente ingegnere, da quando è diventata mamma Giovanna ha iniziato a guardarsi intorno fino ad imbattersi cinque anni fa nel mestiere dell’apicoltore.

Lo stendardo dell’Azienda Agricola Verdeoro, con tanto di affumicatore per le api.

Apicoltore era infatti un amico di suo padre, ed è proprio grazie a lui che la giovane donna ha dato una svolta alla sua vita ed ha creato l’azienda agricola Verdeoro.

Verde come la natura, oro come il colore del suo miele.

Il Lavoro di Giovanna

Abbiamo incontrato Giovanna non presso la sua azienda purtroppo (che comunque ci proponiamo di andare a visitare non appena possibile) ma presso l’Ufficio Turistico di Corinaldo.

Giovanna tra i suoi deliziosi prodotti presso l’Ufficio Turistico di Corinaldo.

Qui si teneva infatti la presentazione di alcune realtà locali, e quel giorno era la volta di Giovanna e della sua Verdeoro.

Noi siamo a dir poco terrorizzati dalle api, pur consapevoli del loro essere animaletti utili ed innocui se non infastiditi, e abbiamo quindi voluto saperne di più.

Abbiamo quindi appreso che Giovanna ha circa 35 arnie, che la maggior parte del lavoro di un apicoltore si svolge in primavera e in estate e che la sua ultima produzione è stata di 7 quintali di miele.

Curiosando all’interno di un’arnia: ecco le cellette dove le api depositano il miele.

Ci ha raccontato come viene strutturata un’arnia al suo interno, con “fogli” riutilizzabili o meno su cui le api producono le cellette di cera che andranno poi a riempire col miele, e ci ha spiegato che in ogni arnia ci sono in media 9 – 10 favi.

Sapevamo che un buon sistema per lavorare intorno alle arnie è quello di affumicarle, ma Giovanna ci ha spiegato che il fumo di paglia che si usa in realtà non stordisce la api, ma anzi le tiene in allerta.

Captano il possibile pericolo, e sono talmente impegnate a capire cosa sta succedendo che non prestano attenzione all’apicoltore…che quindi può svolgere serenamente il suo lavoro.

Il Miele

Poi, ovviamente, abbiamo parlato di miele.

Dei suoi vari tipi, ma anche della sua conservazione.

Giovanna ci ha infatti spiegato che il miele non è un prodotto che va a male, però tende a cristallizzare man mano che invecchia e quindi a diventare più denso.

Per farlo tornare liquido e spalmabile però basta semplicemente scaldarlo a bagnomaria.

Di tipologie di miele, dicevamo, ce ne sono tantissime a seconda dei fiori da cui le api prelevano il polline.

Varie tipologie di miele: noi abbiamo assaggiato il Millefiori e quello di melata.

Il più famoso forse è il Millefiori, e Giovanna ci ha fatto assaggiare un cucchiaino del suo: buonissimo!

Ma forse abbiamo apprezzato ancora di più il miele di melata, che avevamo solo sentito nominare ma che non conoscevamo a fondo.

La cosa particolare è che non è un miele prodotto dai fiori, ma che le api realizzano “spurgando” degli afidi.

Lo ammettiamo, la cosa non suona piacevole…Ma il miele, se non ci si sofferma su come viene prodotto, è davvero ottimo.

Piccole idee regalo, genuine e salutari.

Meno dolce di quello classico, e ci è piaciuto così tanto che ne abbiamo comprato un bel vasetto.

Gli Altri Prodotti

Ma non è tutto, perché le api ovviamente producono anche la cera.

E Giovanna la utilizza?

Non solo miele: in vendita anche candele realizzate a mano in pura cera d’api.

Eccome, e ci realizza delle belle candele ideali come idea regalo!

Purtroppo Giovanna non ha ancora un sito internet della sua Verdeoro, e potrai trovarla per ora solo su Facebook (più sotto ti lasciamo tutti i riferimenti del caso): contattala lì quindi se sei interessato ai suoi prodotti, giusto per capire se una spedizione è fattibile e a quali costi.

Se poi invece capiti in quel di Corinaldo, o più precisamente di Ostra Vetere, Giovanna ci ha garantito l’accoglienza presso la sua azienda di tutti i camperisti desiderosi di scoprire Verdeoro.

Alcuni attrezzi del mestiere: guanti protettivi e raschietto per il miele.

Ovviamente non si tratta di un agricampeggio, e sebbene il terreno sia ampio non può certo gestire grandi quantità di veicoli…ma anche qui ti basterà contattarla e comunicarle la tua intenzione di andarla a trovare.

Vedrai che non te ne pentirai, e che non potrai fare a meno di fare un po’ di shopping salutare.

 

Azienda Agricola Verdeoro

Contrada Montale 1/A Ostra Vetere (AN)

Riferimento web: https://www.facebook.com/aziendaverdeoro/

Vino Marchigiano e Miele Prelibato: le Nostre Conclusioni

Abbiamo fatto il pieno di ottimo vino marchigiano e di miele delizioso, e certo se non avessimo davvero apprezzato questi prodotti non ti avremmo parlato delle aziende che li producono.

E invece ci siamo innamorati, sia dei prodotti che di chi li realizza.

Sia la famiglia Spallacci che Giovanna ci hanno portati per mano all’interno del loro mondo, trasmettendoci tutto l’amore e la passione che ogni giorno guidano il loro lavoro.

E’ sempre bello scoprire nuove realtà locali, legate al territorio e in grado di realizzare prodotti genuini e artigianali.

Abbiamo poi anche apprezzato tanto la disponibilità delle due Aziende nei confronti di noi in primis, ma anche di tutti i camperisti in generale.

Insomma, due splendide realtà che siamo orgogliosi di supportare e di raccontarti: hai visto mai che possa esserti anche utile come spunto per i tuoi regali di Natale…?

Per ora dagli Allemandich golosi è tutto: alla prossima!

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Chiara Mandich
Chiara Mandich

Classe 1985, camperista dalla nascita, è sia l’autrice dei testi del sito che di alcune delle fotografie.

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